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Spagna [IT, ES] Visita del centro di permanenza temporanea per immigrati (CETI) di Melilla

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Articolo pubblicato il 9 gennaio 2015

[IT] Il 9 gennaio 2015, nell’ambito della mobilitazione “Open Access Now”, i deputati europei Javier Couso (GUE/NGL) e Ernest Urtasun (Verts) hanno visitato, con associazione,  il centro di permanenza temporanea per immigrati (CETI) di Melilla.

Delegazione:

Deputati: Marina Albiol (MEP, GUE/NGL, Spagna) et Ernest Urtasun (MEP, Verdi, Spagna)

ONG : SOS Racismo, Migreurop, PRODEIN

Journalistes : si, ma accesso negato.

Principali osservazioni :

Sovraffollamento e mancanza di risorse. Un centro costruito nel 1999 per ospitare 480 persone, in seguito ampliato a 512 posti, aveva, a maggio del 2014, una popolazione di 2.400 persone. Al momento della visita, c’erano 1.426 persone, 1.035 di origine siriana. Oltre agli adulti, il centro ospita anche bambini accompagnati dalle famiglie. Al momento della visita, c’erano 264 bambini. A causa del sovraffollamento, molte strutture legate all’igiene e all’alloggio sono in cattivo stato. Nelle tende, che ospitano circa 700 persone, il freddo è notevole. I migranti si proteggono mettendo coperte intorno ai letti a castello. I minori di origine marocchina, non sono presi in carico nel CETI, e sono lasciati per la strada. Il sovraffollamento impedisce lo sviluppo di programmi educativi. L’accesso delle ONG è discriminatorio perché alcune sono fortemente ostacolate, ma nessun criterio oggettivo viene comunicato per spiegare il rifiuto di accesso. Durante la visita, alcuni giovani africani che avevano appena saltato la recinzione che circonda Melilla sono arrivati al centro.

In allegato, il report integrale della visita (in spagnolo).

 

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