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Il Messaggero « Bari, il giudice al governo : ”Cie in regola o va chiuso »

Articolo pubblicato il 10 gennaio 2014

BARI
Ordine al governo del giudi- ce sul Cie di Bari: «Lavori entro 90 giorni per garantire i diritti umani. Il trattamento attuale de- gli immigrati, infatti, «trasmoda nell’illegalità» per le «manchevo- lezze» riscontrare nel Centro di identificazione ed espulsione. Manchevolezze che sono imputa- bili «soprattutto a modalità co- struttive» dell’immobile e che «incidono sulla situazione degli ambienti e, conseguentemente, sulla loro vivibilità da parte degli occupanti». Così il giudice civile del Tribunale di Bari, Francesco Caso, ha accolto in parte la class action proposta dall’associazio- ne “Class action procedimentale” e ha ordinato i lavori che dovran- no essere eseguiti entro «il termi- ne improrogabile di 90 giorni».

Il giudice – che ha invece re- spinto la richiesta di chiusura del Cie – ha disposto che «in caso di mancata o parziale esecuzione di quanto disposto entro tale termi- ne, tutti gli stranieri ancora trat- tenuti» dovranno essere «trasfe- riti in altri Cie» in regola con le di- sposizioni di legge.

ILAVORI

Il tribunale ha quindi ordinato al- la Presidenza del Consiglio, al Mi- nistero dell’Interno e alla Prefet- tura di Bari di provvedere allo stato manutentivo dei servizi igienici, dall’ampliamento delle loro dimensioni ridotte e all’au- mento del loro numero. E anco- ra: di risolvere la problematica rappresentata dalla mancanza di un sistema di oscuramento, an- che parziale, delle finestre delle stanze alloggio; riportare la sala mensa o “sala benessere” alle di- mensioni indicate nelle linee gui- da; incrementare le aule per le at- tività occupazionali, didattiche e ricreative, nonché le ulteriori strutture ed attrezzature sporti- ve; provvedere a colmare la ca- renza di segnaletica antincendio nei moduli abitativi con l’impie-go di materiali più resistenti all’ usura e allo strappo e di valutare l’opportunità di dotare le came- re-alloggio di un sistema di venti- lazione forzata.
 

IL SINDACO

«Questa sentenza fissa un punto di non ritorno: i Cie, così come so- no stati concepiti, non garanti- scono il rispetto e la tutela dei di- ritti umani. Ora attendiamo di ca- pire come lo Stato deciderà di muoversi, ma il termine perento- rio di 90 giorni fissato dal giudice Caso non lascia spazio ad alterna- tive». Cosi commenta il sindaco di Bari Michele Emiliano che esprime «apprezzamento» per la decisione del giudice civile del Tribunale di Bari.
 

L.Fan.

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