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[Migreurop] Ai confini dell’Europa : l’esternalizzazione delle politiche migratorie

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Articolo pubblicato il 22 febbraio 2012

Nuovo rapporto della rete Migreurop [FR] sulle conseguenze dell’esternalizzazione delle frontiere da parte dell’Unione Europea (2010-2011)

Già nel 2003, nel commento della prima carta dei “Campi per stranieri in Europa”, Migreurop solleva la questione della diversità degli strumenti amministrativi finalizzati a raccogliere i migranti e invita a “superare il riferimento alla sola detenzione e a considerare come centri per stranieri l’insieme dei luoghi utilizzati per marginalizzare gli stranieri”. La diversità di forme che questi luoghi possono prendere in nome del controllo sulle migrazioni è aumentata a tal punto da vantare un ampio ventaglio di opzioni.

Affianco della forma classica, grandi centri di detenzione circondati da alte mura e barriere, stanno emergendo diversi centri “di fortuna”, spesso esigui, dispersi tra le regioni di arrivo e di transito degli esuli che si dirigono verso l’Europa. Il carattere inumano di questi centri è stato spesso denunciato nel corso dell’anno passato, in particolare durante le rivolte dei detenuti, i suicidi e gli incendi criminali in Belgio, in Gran Bretagna e in vari grandi centri di detenzione per stranieri in attesa di espulsione (CIE) in Italia.

Per scaricare e leggere il rapporto, potete andare sul sito di Migreurop.